Για ιταλομαθείς μόνο
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, 22-01-12 at 22:49 (7674 Εμφανίσεις)
Caso (linguistica) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In grammatica e linguistica, il caso rappresenta la modificazione di un nome a seconda della sua funzione logica (soggetto, complemento diretto, complemento indiretto, ecc.).
In alcune lingue, sia moderne sia antiche, ogni parola, a seconda della funzione svolta nella frase, assume forme diverse. In italiano, la declinazione secondo il caso è ormai decaduta per quanto riguarda nomi, aggettivi o avverbi. Tali parole assumono sempre la stessa forma per qualunque funzione assolta nel periodo (soggetto, complemento). Ad esempio, in italiano, la parola cane è sempre la stessa in ogni ambito della frase: il cane azzannò la pecora, ho dato da mangiare al cane, la cuccia del cane ecc. D'altra parte, i pronomi personali (Io, tu, egli, ella, essi) assumono una forma diversa a seconda del ruolo svolto: io mangio, ma il coccodrillo mangia me: essi infatti, sono l'ultimo retaggio delle declinazioni latine.
La funzione logica dei casi può essere svolta anche da una preposizione, come ad esempio accade in italiano, o da una posposizione, come accade nel giapponese. Quindi mentre in latino si dice ad esempio lib-er, libr-i, libr-o, in italiano abbiamo il libr-o, del libr-o, al libr-o. I due meccanismi (casi e pre/posposizioni) solitamente coesistono nella stessa lingua (es. latino ad Romam, costituito dalla preposizione ad e dall'accusativo Romam).
Come detto sopra, l'italiano non usa i casi: ci sono solo alcune forme di nominativo, accusativo e dativo nel caso dei pronomi personali ("io", "me", "mi") e dei pronomi relativi ("che", "cui").
Το συμπέρασμα είναι ότι στα ιταλικά δεν κλίνονται τα ουσιαστικά και τα επίθετα, όπως π.χ. στα λατινικά ή στα ελληνικά. Οι αντίστοιχες πτώσεις εκφέρονται με άρθρο + ουσιαστικό, με την πρόθεση de+ άρθρο + ουσιαστικό, και με την πρόθεση a + άρθρο + ουσιαστικό.
Περίπου το ίδιο ισχύει και για τα ισπανικά, καταλανικά και πορτογαλικά.